domenica 2 ottobre 2011

Non avevo capito nulla, ma forse non solo io...

Già, perché anche se non sembra, i momenti migliori per pensare è quando ti capita di pensare. Ah ah ah. Lo so non sono affatto normale, ma anche questa non è una novità.
Comunque ciò che fa riferimento il titolo riguarda per un certo verso l'aspetto turistico e un po' quello della nostra vita quotidiana.
Stavo ripensando a cosa facevano i nostri avi, quando non c'era tutta la tecnologia che oggi disponiamo. Di cosa si inventavano pur di poter  facilitare la loro esperienza quotidiana, nel loro "piccolo grande mondo".
Se rifletto un attimo sugli oggetti che avevo visto alla mostra di Peio sui "veci mestéri", adesso come adesso non li vedo più come antichi o veci, ma penso all'immaginazione, alla "grande tecnologia" che avevano allora.
Penso che in loro viveva un ardente senso di ricerca di novità, di inventare cose sempre nuove per superare le difficoltà. Era gente che sapeva guardare avanti, uniti gli uni con gli altri per superare tutti i vari  problemi che insorgevano.
Penso a Peio Fonti che ai tempi era rinomato come uno dei luoghi di lusso dell'interno arco alpino.
Perché? Perché guardavano avanti, uniti, Avevano trovato il posto adatto? no. Era comodo? no, affatto, eppure....
In quattro gatti si sono messi insieme ed anno assediato quel pezzetto di territorio creando insieme nello stesso "paesino" una serie di alberghi, di servizi che all'epoca non aveva eguali.

Ora noi guardiamo quelle foto, quegli attrezzi e pensiamo tra di noi "ma quanto erano vecchi, quanto avevano sofferto, quanta povertà!!" Abbiamo sbagliato tutto. Erano ricchi, molto più ricchi di noi.
Noi che ormai non siamo capaci neppure di dialogare liberamente, che aspettiamo che qualcuno faccia il primo passo avanti, non ci azzardiamo più a creare qualcosa di nuovo per paura di sbagliare. La nostra vita si è fermata a quei tempi. Usiamo ancora le stesse tecniche costruttive, gli stessi materiali (perché è bello un po' di antico). Ma non abbiamo pensato affatto che così facendo invece di emulare quei tempi, siamo caduti ancora più indietro nel tempo.  Perché loro guardavano avanti, non indietro!!
Erano ricchi di inventiva, di voglia di rischiare pur di ottenere qualcosa di nuovo che permettesse loro di migliorare la loro vita.

Penso si debba riflettere seriamente un attimo su cosa si vuole ottenere, per noi come persone che come comunità.

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