venerdì 21 ottobre 2011

Se sei tra i 18 e 30 ok, altrimenti muori!!

E' un titolo un po' pesante, ma a quanto pare in valle di sole funziona così.
Ora come ora ti guardi in giro e vedi un sacco di manifesti promossi dal Piano giovani come un corso di fotografia, uno di photoshop, uno di cucito, uno di Hip hop, e così via. Ultima novità La TV della Valle di Sole.

Articolo dell'Adige del 21 ottobre 2011

Già, proprio così, in via di preparazione una tv locale sia su web che in DVBT (digitale terrestre). Promossa dalla Comunità di Valle, capitanata da Alessio Migazzi.
Ora da qui dovrei partire con due articoli ben distinti, ma vedrò di capitolare tutto in un unico post.
Io che ho 36 anni, non mi sento affatto da pensionato, da emarginato, anzi penso che in quest'età possa sentirmi al pieno delle forze, pieno di vitalità. Ma a quanto pare alla Società moderna non importa. Sono Out, sono fuori, non sono più giovane. Viaggi di interscambio? Nada, corsi di formazione?? Niente. Solo attendere di andare in vacanza con i pensionati.
Non mi sembra affatto giusto, soprattutto visto che questa valle non è affatto numerosa, e in più di un frangente ho assistito alla mancanza di giovani disposti a frequentare tali opportunità.

Ora vorrei addentrarmi maggiormente su quest'ultima offerta del gruppo "Comunità di Valle". Innanzitutto mi piacerebbe sapere un attimino i costi supportati per tale operazione.
Da quanto so io acquistare per se stessi l'attrezzatura NON È POCA COSA. Come minimo servono un paio di telecamere almeno semi professionali dal costo minimo di 5.000€ cadauna, un banco regia amatoriale altri 6.000€ un paio di microfoni (uno fisso e un cono per esterni, di quelli decenti) 600€, fari per illuminazione 200€. Computer per elaborazione post produzione 3.000 €. Programmi per montaggio audio video come Adobe Production Premium CS5 costa circa 1.700€
Quindi stando a cifre basse siamo intorno ai 25.000 € più il sistema di trasmissione in DVBT. Il ché mi sembra anche poco. Più ci sarà il costo di formazione come fonico, regia, giornalismo ecc. Altri 10.000€ che vanno in fumo.

Ho già avuto esperienze sia di giornalismo che di editing video e so come funziona.
Sarebbe una cosa da estendere a tutte le fasce d'età anche perché ognuna di queste penso che qui in valle abbiano da dire qualcosa. Penso alla creazione di un Tg bambini, uno dei ragazzi delle medie, penso ai pensionati. Ma soprattutto penso alla stra maggioranza di persone della mia età.

sabato 15 ottobre 2011

Wow che prezzi

Microsoft Seven Professional - 250 €
Microsoft Office Professional - 650 €
Norton Antivirus (per un anno) - 25 €
Nero 12 Premium - 89 €
Adobe Photoshop cs5 extended - 1.190 €
AutoCAD 2012 - 5.450 €

Lascio a voi un po di conti.
Calcolate circa la metà del prezzo per la versione OEM (Versione abbinata all'acquisto di un computer). Ovviamente non vale per Photoshop né per AutoCAD




Se calcolate che in media, ogni ufficio di un piccolo comune ha come  minimo una decina di computer, fate presto a fare i vostri calcoli.





Altro esempio:
Linux Ubuntu vers. 11.10 - 0 €
LibreOffice 3.4 - 0 €
Antivirus ??? Non esistono virus - 0 €
Braseo Masterizzatore - 0 €
Gimp fotoritocco - 0 €
FreeCAD e Blender - 0 €

Ora provate a rifare i calcoli.......



Inoltre vediamo alcune curiosità.
Windows 7 può essere usato solo su di un pc.
Di Seven i programmi pre installati interessanti sono: La calcolatrice, Windows Media Player e ... Freecell. Wow. Al massimo ma non nella versione pro trovate Windows Media Center che non vi da nulla di più a Windows Media Player. cambia solo il modo di vedere.


Ubuntu nella versione scaricabile di base può essere usato su tutti i pc che incontrate. Parte sia da cd che da chiavetta USB. Può essere usato direttamente anche senza essere installato.
Nella lista dei programmi preinstallati troviamo: Braseo (programma di masterizzazione), Shotwell (programma di archiviazione e gestione foto)
Firefox o Chromium (per navigare su internet), LibreOffice (alternativa a Office)
Di contro, causa licenze strane, ubuntu non permette di usare, mp3, avi, e altri formati. Ma basta scaricare gratuitamente (non è illegale) il pacchetto "restricted  extra" e potrete fare tutto.

Ora, quale scegliereste??

Exponoce 2011

Eccoci alla quinta edizione della fiera della valle di sole per "eccellenza".

Tale manifestazione nata per la promozione delle piccole, medie aziende che scorrono lungo il fiume noce. O per lo meno doveva essere così. E come sempre le premesse non rispecchiano la realtà.
Una realtà fatta come sempre da grandi e da nullità. I grandi si possono permettere di avere grandi spazi, dove spazi non ci sono, altri, non possono neppure permettersi uno spazio all'aperto.
La realtà è contraddistinta da sottili linee che non possono essere oltrepassate. Fatto sta che vedi sempre meno novità, e più cose  scontate. Non è più una fiera espositiva, piuttosto il punto di vendita di alcuni "fortunati".
Mi spiace  più per quei personaggi che poi ci perdono la faccia, non sapendo questo, o peggio ancora, facendo finta di non saperlo.
Una fiera di questo tipo, doveva esaltare le capacità artigianali locali, i prodotti locali, i produttori locali. Invece ci si trova la Wurt che non mi sembra sia originaria di qui, come anche la Finstral che occupa una buona fetta della sede fieristica (non siamo a Milano). Mentre ferramenta, il negozietto di abbigliamento locale e altri interessanti punti di riferimento più o meno noti in valle, sono assenti alla manifestazione.
L'equità della manifestazione perde subito di significato. Forse è solo una mia presa di posizione sbagliata, un mio errato punto di vista. Quello che vedo passando per gli stand è solo una mia immaginazione. Forse non ho guardato abbastanza in valle da non notare tutti questi negozi di "artigiani" che si sono messi a fabbricare pannelli fotovoltaici e solari. I vecchietti che intagliano il legno producendo pallet. EXPO NOCE. Divenuta in pochi anni una seconda fiera dedicata al settore alberghiero, un ombra di quella di Bolzano, mischiata a una marmaglia di altri settori non ben identificati in valle. In sostanza solo il 30% dei presenti sono provenienti direttamente dalla valle e per la valle.

Tra l'altro se almeno l'offerta fosse vasta, ma anche in questo caso vige la pochezza di idee e di proposte.
Se vi ricordate un paio di anni fa all'uscita del digitale terrestre, la fiera veniva presa d'assalto all'acquisto dei famigerati decoder terrestri e satellitari. Quest'anno invece nel reparto elettronica, troviamo 3 televisori e nient'altro!!! Penso che dire ridicolo sia poco!!
Aspettiamo le esibizioni di trial tanto per tirarci su il morale, perché del resto non penso che ci sia qualcosa di buono da salvare. Un piccolo sforzo per promuovere maggiormente gli artigiani e i produttori locali, non guasterebbe affatto.

domenica 9 ottobre 2011

Ma dove siete finiti tutti?

Una cosa che mi fa davvero arrabbiare è il vedere come la gente e soprattutto la gioventù di oggi si sia persa la volontà di guardare avanti.
Lo noto tutti i santi giorni ovunque vada, che sia nella vita reale che qui in internet. Centinaia e centinaia di persone che non sanno più che cosa vogliono dalla propria vita. Scazzati, stanchi di tutto e di tutti.
Quei pochi che ancora hanno il coraggio di muoversi, perché a casa non ce la fanno più a restare, si ritrovano davanti ad un bicchiere di vino o di birra, perché a quanto pare è l'unico vero amico che ti sa ascoltare e che lo trovi ovunque vai.
Sento gente che si lamenta, che in valle non c'è niente, che non si sa cosa fare. Oppure che qualcuno ha già troppo da fare, da non poter poi aver la forza di uscire a fare un giro per il paese.
Gli unici che vedi ancora in giro sono i passeggini con le madri che scorrazzano per le strade, viaggiando di fretta, perché poi inizia cento vetrine o uomini e donne.
Dire che siete patetici è dire poco. Per trascinarvi in giro non basta che ci sia scritto (Bar con Birra gratis). Vi serve anche un invito direttamente dal presidente della Repubblica.
Oltre tutto, neppure a casa siete in grado di esprimervi al meglio. Vi collegate su Facebook, scuriosate tra i profili dei vostri "amici", raramente commentate e ancor meno inserite informazioni davvero interessanti.
Mi viene da piangere quando mi sento dire in giro per strada "Sai ho visitato il tuo blog, hai proprio ragione, qualcuno che ha coraggio di scrivere certe cose." Ma tu, che hai letto questo blog, hai commentato? hai postato la tua idea? hai replicato?? No, la maggior parte no.
Sabato mattina (8 ottobre) c'è stata la tavola rotonda riguardante il Parco, lì, a parte le teste pelate dei politici, dei dipendenti (direttamente interessati) e veramente pochi altri, hanno partecipato. Io c'ero, anche se non mi interessava del tutto. Ho anche commentato sia qui, sia poi in fabbrica.
Nel pomeriggio ho realizzato una piccola presentazione a Peio al Dopolavoro. Di pubblicità ne ho fatta solo su Facebook, è vero, ma so che molti di voi l'hanno vista. E' anche vero che l'argomento forse non era dei più interessanti (soprattutto per chi non cerca di capire nulla di ciò che lo circonda). Fatto sta che si è presentata una sola persona da Cogolo. E non è la prima volta che succede. Anche cambiando argomentazione il discorso non cambia.

Quindi qui la situazione è davvero grave. Grave perché vedo una valle morire. Che non ha nessuno stimolo per migliorare la propria situazione e soprattutto che si lagna della situazione stessa!!
Grave ancor più il fatto che poi mi fanno passare per tipo strano. Si lo sono, ma preferisco essere così, che essere un ameba come voi.
Non siete daccordo? Allora iniziate a commentare qui sotto, anche a prendermi in giro, ma vediamo di iniziare con qualcosa. E se avete proposte, perché non sederci ad un tavolo e cercare di capire cosa si può fare per cambiare sta situazione.
Io sono pronto al dialogo e voi?

Michele Dallagiovanna!

Parco Nazionale dello Stelvio - Futuro???


Sabato 8 ottobre 2011 – Riunione “tavola rotonda” Sul futuro del Parco Nazionale dello Stelvio.
Sono riuscito a registrare il telegiornale di ieri sera. Quindi ho postato anche il servizio di TRENTINO TV


Oggi ho assistito a un qualcosa di più prossimo ad una giornata al Consiglio Provinciale, dove tutti parlano, parlano, ma alla fine quello che ne esce fuori è “politichese” ovvero nulla in tutto.
A fare da capofila e forse quello che maggiormente ha spiegato la situazione è stato Salvatore Ferrari vicepresidente di Italia Nostra in Trentino. Tra i vari presenti ricordo Pierangelo Giovanetti come moderatore, Alberto Pacher, Franca Penasa, Rossana Bettinelli, Mario Malossini, Ciro Berdini, Roberto Pinter e Alberto Bombarda. In sala solo il sindaco di Malé, e tra i vari Alberto Pasquesi.
In pratica da quel poco che ho capito lo stato non ne vuole più sapere di tenersi i conti del Parco Nazionale dello Stelvio, e a causa della ricerca della fiducia, una delle tante, del Presidente del Consiglio Berlusconi, ha in pratica “svenduto” il pacco. La forspartain (o come cavolo si scrive), ne ha preso subito le redini con l'intento di mandare a quel paese tutto il lavoro fatto fino ad ora nel Parco. Ricordo che da 16 anni esiste un consorzio che unifica le tre provincie contenenti il Parco.
Non vi sembra Il Presidente francese Sarkozy?
Se la storia dovesse proseguire come sta andando avanti, in teoria una delle possibili visioni future è la scissione delle tre provincie, quindi non più “Parco Nazionale dello Stelvio”, ma Parco divertimenti del trentino, Parco lagher sudtiroler e Parco della Madunina lombarda (è un esempio).
Fortunatamente a metterci una pezza temporanea è stato da prima il nostro Presidente della Repubblica e poi il comitato Lombardo. (o forse il contrario).
Ora il tutto, tra le parole in politichese bla, bla, bla, si è data la possibilità di estendere l'importanza del Parco non più a Nazionale, ma Europeo. Visto che quelli di Bruxelles a quanto pare piacciono i fiori, le piante e gli animali, loro potrebbero sovvenzionare il Parco visto che è bello, è in centro alle alpi e poi perché in genere vengono in vacanza a febbraio qui.
Altre alternative valide non ne ho viste sinceramente, Pacher assicura che non sparirà, ma che si trasformerà. Non dobbiamo aver paura di questo. Al massimo lo chiameremo Parco della discarica di Napoli.
Mi è piaciuto l'intervento di Loreta Veneri, la quale ha rimarcato la mancanza di identità vera come Parco, che anche al sottoscritto sembra più una sorta di barricata dove dentro non puoi fare nulla e basta.
Bella la segretaria (o almeno sembrava così) di Salvatore e poco altro. Penso che alla fine la gente e soprattutto i dipendenti del Parco siano andati via con le stesse conclusioni che avevano prima di arrivare.

lunedì 3 ottobre 2011

Il nuovo "polo scolastico" di Cogolo di Peio

Vista esterna della Scuola per l'infanzia
Sabato scorso (1 ottobre 2011) è stata ufficialmente inaugurata la struttura
scolastica più discussa negli ultimi anni.
Si tratta del Polo scolastico. Il proposito era di unire le varie ex scuole esistenti nella Valle di Peio.
Bene o male hanno aderito quasi tutti a tale proposta, eccezion fatta da un gruppo di Peio Paese che, dopo vari avvicendamenti, hanno optato per la "scuola parentale".
Per ovvia curiosità sono stato anch'io a visitare tale edificio. Devo ammettere che è davvero bello e ben strutturato a parte qualche piccola osservazione. Ma andiamo con ordine.
La saletta informatica
Vi sono 3 entrate: una per la scuola d'infanzia, una per la scuola primaria e una al centro. In tutti i casi non mi è parso di vedere nessun atrio.
Salendo le scale nella parte della scuola primaria si raggiungono le classi.
La 2a classe.
Qui il primo disappunto riguarda la scelta costruttiva, dove ci sono molti angoli ciechi e spazi sottodimensionati. un ascensore posto al centro del giroscale ne impedisce la completa visibilità. Poi si arriva in una zona che si allarga all'improvviso e ai lati troviamo varie classi.
Le classi sono belle, forse un po' piccole. Nel caso di aumento di alunni non so come possano guadagnare spazi. Da quel che so ci sono due stanze aggiuntive, attualmente usate per sala informatica e quella per il laboratorio.
Le classi contengono ancora molti banchi già usati dalla precedente scuola. Però sono moderne e ben attrezzate. Lavagna sdoppiabile e Lavagna interattiva (anche se di vecchia generazione).
Per i corridoi, così come nelle aule, non ho trovato nessun quadro, nessuna immagine che dia un senso di vissuto. Un po' troppo stile ospedale. Vabbé è ai primi giorni di vita.

L'aula Magna
Poi in fondo troviamo l'aula magna, bella ma anche qui un po' piccola immaginandola con entrambi i genitori e gli alunni messi insieme. Il proiettore è troppo piccolo e la disposizione non permette una perfetta visualizzazione da ogni angolo della sala.

Mensa elementari
Scendendo le scale dalla parte opposta, invece troviamo la zona mensa sia per i ragazzi delle elementari che dell'asilo. Separate dalla cucina. Qui lo spazio sembra non manchi. Sarà un po' difficile controllare quei disperati di bambini in una sala messa così per lungo. La versione dell'asilo mi piace molto di più, anche se quel pilastro lo avrei fatto o arrotondare o rivestire con qualcosa di morbido... non si sa mai!! La cucina è ben strutturata e ben fornita. Strano che vadano da Risto 3 di Fucine per i pasti. Comunque.
La cucina
Mensa asilo












Sempre al primo piano, ma dall'altra parte troviamo invece la scuola per l'infanzia.
Qui si vive già tutt'un altra aria, molto più allegra, più vivace.
Sala giochi
C'è la sezione giochi, la sezione lettura, la sezione per i pisolini con quelle cuccette che sanno tanto di naja (mi piacciono un sacco)!!!
Sala nanna.

Il tutto ben illuminato con finestroni e porte finestre. All'esterno c'è un bel giardino dove in futuro spero di vedere una zona giochi con sabbionara!!!

Sala lettura
Sarà per i colori delle stanze, sarà perché qui qualche quadro si vede in giro, fatto sta che si sta bene, e mi viene quasi voglia di tornare all'asilo!!






Ultima sezione visitata è la blasonata palestra con spogliatoi. Qui non hanno badato a dimensioni. Bella grande e spaziosa. non ho visto molti attrezzi ginnici... speriamo che ci siano.
La palestra vista dal giroscale della scuola primaria
Però è davvero bella da vedere, con tanto di palchetto per gli spettatori!! Da qui si esce verso il campo di calcio.

In conclusione. La scuola è davvero bella, moderna al punto giusto, forse un po' ristretta nella sezione delle elementari. Alcuni corridoi sono un po' angusti, dove potrebbero insorgere piccoli problemi. L'asilo è davvero bello, per quel che ho visto io. L'idea di posizionarla così fuori strada, non è poi una cattiva cosa, si evita che i bambini arrivino giù durante la ricreazione. Vedremo nel futuro come si comporterà tale struttura. A voi i commenti!! (Bravo Duffy)!!

domenica 2 ottobre 2011

Non avevo capito nulla, ma forse non solo io...

Già, perché anche se non sembra, i momenti migliori per pensare è quando ti capita di pensare. Ah ah ah. Lo so non sono affatto normale, ma anche questa non è una novità.
Comunque ciò che fa riferimento il titolo riguarda per un certo verso l'aspetto turistico e un po' quello della nostra vita quotidiana.
Stavo ripensando a cosa facevano i nostri avi, quando non c'era tutta la tecnologia che oggi disponiamo. Di cosa si inventavano pur di poter  facilitare la loro esperienza quotidiana, nel loro "piccolo grande mondo".
Se rifletto un attimo sugli oggetti che avevo visto alla mostra di Peio sui "veci mestéri", adesso come adesso non li vedo più come antichi o veci, ma penso all'immaginazione, alla "grande tecnologia" che avevano allora.
Penso che in loro viveva un ardente senso di ricerca di novità, di inventare cose sempre nuove per superare le difficoltà. Era gente che sapeva guardare avanti, uniti gli uni con gli altri per superare tutti i vari  problemi che insorgevano.
Penso a Peio Fonti che ai tempi era rinomato come uno dei luoghi di lusso dell'interno arco alpino.
Perché? Perché guardavano avanti, uniti, Avevano trovato il posto adatto? no. Era comodo? no, affatto, eppure....
In quattro gatti si sono messi insieme ed anno assediato quel pezzetto di territorio creando insieme nello stesso "paesino" una serie di alberghi, di servizi che all'epoca non aveva eguali.

Ora noi guardiamo quelle foto, quegli attrezzi e pensiamo tra di noi "ma quanto erano vecchi, quanto avevano sofferto, quanta povertà!!" Abbiamo sbagliato tutto. Erano ricchi, molto più ricchi di noi.
Noi che ormai non siamo capaci neppure di dialogare liberamente, che aspettiamo che qualcuno faccia il primo passo avanti, non ci azzardiamo più a creare qualcosa di nuovo per paura di sbagliare. La nostra vita si è fermata a quei tempi. Usiamo ancora le stesse tecniche costruttive, gli stessi materiali (perché è bello un po' di antico). Ma non abbiamo pensato affatto che così facendo invece di emulare quei tempi, siamo caduti ancora più indietro nel tempo.  Perché loro guardavano avanti, non indietro!!
Erano ricchi di inventiva, di voglia di rischiare pur di ottenere qualcosa di nuovo che permettesse loro di migliorare la loro vita.

Penso si debba riflettere seriamente un attimo su cosa si vuole ottenere, per noi come persone che come comunità.